martedì 11 ottobre 2016

La Regina Degli Alberi

Come dicevo ieri, la giornata era iniziata non proprio nel migliore dei modi. 
Uscendo dal lavoro ho così pensato di rompere un po' la solita routine settimanale, prelevando da casa (dei nonni, bisognerebbe aprire un capitolo apposito sul "buco nero temporale" che rappresenta quel luogo) bimba grande per portarla con me su in montagna.

La scusa era che dovevo scattare alcune foto dei lavori fatti sulla mulattiera che passa vicino la nostra casa di montagna, ma in realtà era per farci un giro nei boschi  noi due soli.
E' venuta volentieri, nonostante fosse piantata davanti alla televisione a vedere Topo Tip.
Siamo entrati nel bosco mano nella mano, con le giacche a vento spesse perché c'era già l'odore di neve nell'aria (e che nella notte sarebbe caduta poco più in alto). 
Sull'ultimo melo prima degli alberi fitti, ho raccolto l'unica mela maturata quest'anno: io arrampicato tra i rami contorti e lei a controllare la caduta del frutto prima di perderlo tra le ortiche.

"Sono la regina degli alberi sai?"

Si lo so, le ho detto, mentre sfioravamo il grosso faggio in bilico sulla sponda del torrente.
L'ho presa in spalle perché la sua pazienza nel districarsi tra i mucchi d foglie e le pietre scivolose della mulattiera è poca. E quando ho cominciato a canticchiare per farle (farci?) più compagnia, mi ha prontamente zittito:

"shhh, basta far rumore! Senti che bel silenzio del bosco"

Abbiamo finito il nostro giro in silenzio, passando a salutare Mr. P lasciandogli in regalo un bel riccio grassoccio, maturo di un giallo brillante.

"Vedi quel pino sopra la tomba di Olly? Era l'albero di Natale di mamma e papà quando abitavano qui. Adesso è felice ed è cresciuto bello alto"

"Quando io sarò mamma lo voglio fare di nuovo l'albero di Natale con quello lì!"

"Quando tu sei mamma e io sono nonno? Ok, affare fatto. Veniamo qui in montagna e mettiamo le luci su questo albero allora".

La Regina degli Alberi ha parlato, chi siamo noi per disquisire?