giovedì 26 marzo 2020

E comunque il tempo vola anche in quarantena...

E' già giovedì, la settimana è agli sgoccioli ma alla fine non è che ho avuto così tanto tempo libero per fare chissacché.

Ieri sono riuscito a fare esercizio in casa... un'ora e mezza di esercizi in diretta streaming con il gruppo di OCR che alla fine mi hanno lasciato a pezzi. Sticazzi.
Oggi ho male a gambe e addominali, non è poi così inutile fare esercizi in casa in fondo.

La convivenza forzata e inusuale tra marito e moglie non è facile. I ruoli si sfasano, non sono più io che lavoro e mia moglie che gestisce maggiormente la casa.
Ora siamo due presenza costanti per tutta la giornata nelle vite delle figlie, con le nostre vedute diverse che devono cercare di smussarsi a vicenda e trovare un equilibrio.

La cosa non è per niente indolore. Complice il fatto che i momenti di confronto a due senza la presenza delle bimbe sono praticamente zero.

Ieri sera nevicava, anche se la neve non si è fermata.
Oggi fa ancora freddo e probabilmente la pioggerella si trasformerà in nevischio in serata.
Con questo clima tornare su in montagna non è il caso, quindi ci passeremo ancora il week-end giù.

Per carità, abbiamo il torrente e posti isolati a 100 metri da casa, non siamo proprio reclusi, però non c'è la tranquillità della vita in borgata.

Stando giù sono riuscito a fare 12 ore di telelavoro questa settimana... magra consolazione.


Foto di mio papà fatte questa mattina


Stamattina alla radio ho ascoltato Renzi, avrei voglia di averlo davanti e prenderlo a pugni.
Un po' per quanto è coglione adesso un po' per quello che poteva fare invece di rovinare tutto.

Molti dicono che questa emergenza ha messo in luce il fatto che non possiamo più permetterci incompetenti in politica, e io subito penso a quel minchione di Salvini e alla sua compare Meloni, i due più penosi in questi giorni.

Spero veramente in una rinascita della politica e della classe dirigente.
Spero ma non ci credo.
Spero in un presa di coscienza dell'Europa, spero che capiscano che la sicurezza dipende dal sistema sanitario e sociale e non dagli F35 (Che io da Ingegnere Aeronautico venero e seguo dagli albori del loro sviluppo... macchine fantastiche!).
Non credo nell'autonomia delle regioni, ma nello stato centrale forte che dialoga con le amministrazioni locali mantenendo il paese unito e uniforme il più possibile.

La forte Lombardia e la forte Europa sono le vittime di questo contagio, speriamo che dalle loro ceneri rinasca qualcosa di meglio.

martedì 24 marzo 2020

Claustrofobia

Questa è la terza settimana di isolamento, al suo inizio almeno.

Questi decreti e queste limitazioni mi stanno uccidendo, anche se devo passare le giornate sulla pagina Facebook del mio comune a difendere queste regole.

In fondo ci credo, comprendo l'esigenza di gestire "il gregge" (senza accezione negativa). 
Se troppe eccezioni fanno la regola, e la regola diventa un'eccezione.
Ovvio che misure drastiche penalizzeranno sempre i casi particolari, come qualche mio amico cauto e giudizioso che non potrà più prendere la mulattiera da dietro casa per farsi un giretto, ma di certo è impossibile analizzare ogni caso a autorizzare alcune cose e altre no.
Discorso a parte per interessi economici particolari come tabacchi e lotterie.


Oltre la corsa, queste restrizioni colpiscono anche la mia permanenza in montagna...

La mia situazione è strana, ho mantenuto residenza e avviato un'azienda agricola nella mia borgata (distante 20 minuti di macchina) pur vivendo principalmente a fondo valle nel comune limitrofo, originario di mia moglie.

Ora siamo tornati giù, perché dopo due settimane avevamo bisogno di sistemare un po' di cose, soprattutto per la scuola e il mio lavoro a distanza, e fare provviste serie.
Poi è arrivato il freddo e la pioggia (Anche neve intorno ai 1500 metri), e adesso sono quattro giorni che mi ritrovo chiuso in casa con qualche paura a spostarmi di nuovo in montagna.
E' vermaente dura stare rinchiusi, non posso immaginare chi viva nei quartieri popolosi e periferici delle grandi città, magari con famiglie numerose stipate in piccoli appartamenti.
Deve essere angosciante.

Ma egoisticamente la mia situazione mi sta stretta, e vorrei tornare al più presto alla libertà della mia borgata di montagna, anche se non ho abbastanza legna per questo freddo e i collegamento internet è precario.

Chissà come sta il nostro santuario nel bosco dedicato alla Natura...




Speriamo che le nostre preghiere siano giunte a chi di dovere.

sabato 14 marzo 2020

In isolamento

Da mercoledì ci siamo auto reclusi in montagna, cercando un po' di tranquillità e fuga dalla realtà del momento.
Di certo allontanarsi dai paesi "blindati" e poter uscire tranquillamente per boschi e prati aiuta a far sentire tutto questo una bella vacanza.

L'isolamento non è proprio rigoroso... nella nostra borgata ci siamo noi quattro, mio padre e mia madre, mio zio con mia nonna e occasionalmente vengono su anche i miei due nipoti.

Questa settimana sono stato in ferie, ma la prossimo la mia ditta si fermerà lasciandoci in cassa integrazione. La cosa non mi dispiace per niente, essere pagato lo stesso per starmene qui a lavorare, correre e seguire le mie figlie non è male.




La corsa si limita al trail, ovvio, ma anche questo non è poi così male per me.
Ieri mi sono goduto un bel giro di 14 km, la prima metà fatti da solo, poi per la seconda sono ripassato da casa per "raccattare" la mia consorte e farle fare un'ulteriore ora di sali/scendi molto allenanti.

Per il resto il mio amico faggio mi tiene compagnia durante i pomeriggi, e ormai si è trasformato in una bella catasta di legna chiara.
Mi sono potuto dedicare anche ai meli, terminando la potatura con calma e sperimentando qualche innesto con delle piante che crescono giù in paese nell'orto di mio zio e che danno delle mele davvero ottime.

Adesso torniamo a studiare la tabellina del 7 con Star, tanto oggi c'è nebbia e freddo (mentre ieri con il sole sembrava di essere a maggio).



lunedì 9 marzo 2020

I nostri week-end sotto il segno del Virus

In casa la preoccupazione sta crescendo.
Moglie ha la "fortuna" di avere tanti ex-compagni del liceo (un gruppo molto affiatato reso ancora più tale dalle chat di whats'app... per inciso io non ricordo neanche i nomi dei miei compagni delle superiori!) legati al mondo della sanità tra medici e infermieri, e le notizie che fanno circolare non sono per niente rassicuranti.

Sabato sera avevamo una cena con dei miei amici, persone che arrivano da parti molto variegate della provincia di Torino, e alcuni dei quali viaggiano molto per lavoro. Alla fine abbiamo rinunciato e ce ne siamo rimasti a casa, seppur in un'atmosfera di insofferenza e nervosismo.

Domenica non sapevamo bene cosa fare. Il nuovo decreto lasciava Torino fuori dalle zone rosse, ma non credo che l'eccezione durerà a lungo.
Alla fine abbiamo deciso di andare in montagna, cercando un po' di tranquillità e lontananza dalla gente.

La bellezza dei panorami non ha palcato tutte le ansie, ma di certo ha migliorato la situazione.
Ora bisogna capire come affrontare la settimana... l'idea più appetibile e prendere ferie e dedicarci un po' alla nostra casa in montagna, visto che c'è molta legna da spaccare e portare al coperto e il giardino da pulire prima che arrivi la primavera.

Ecco, questa è una novità da segnalare.. da questo autunno sono ufficialmente un imprenditore agricolo, avendo aperto la mia partita IVA.
La cosa non ha ancora risvolti pratici, ma almeno è un primo passo per cercare di realizzare qualcosa in futuro.

Lo sport?
Nel post precedente ho scritto che marzo partiva bene, e puntualmente mi sono smentito da solo!
Niente corsa da giovedì, anche perché volevo provare a far risposare le ginocchia. Sabato ho fatto la mia terza uscita in bici (da ottobre ho preso una bici da corsa d'occasione), facendo 34 chilometri la cui andata ero contro un vento talmente forte da darmi l'impressione di scalare qualche passo alpino. Per contro il ritorno è stato quasi da giro in e-bike!
Bella uscita comunque, alla sera ero morto, e girare per i paesini della valle in bicicletta è davvero rilassante e piacevole, molto diverso rispetto alla corsa.





giovedì 5 marzo 2020

Marzo procede bene nonostante qualche scricchiolio

E ci mancherebbe... 5 giorni non sono di certo un campione statistico rappresentativo.

Per abbiamo iniziato bene, con il lungo domenica, due giorni di scarico e ieri sera un po' di qualità facendo 7 km alternando 300 metri veloci a 200 lenti.

Tenuto un buon ritmo con 4:10 di media e battiti medi a 170, unico neo è il persistere di fitte intermittenti al ginocchio destro

Già 3 anni fa ho avuto strani dolori al ginocchio, passati "magicamente" dopo un super-lungo di allenamento.
E' però una strategia piuttosto rischiosa insistere sul dolore sperando che passi, fosse un problema di rotula mi ritroverei in guai seri.

Sarebbe il colmo in questo marzo di Corona virus!

  • Niente gare
  • Spalle a pu****e
  • Ginocchio bloccato
Temo sia davvero la fine del mondo.



lunedì 2 marzo 2020

Festeggiamenti e primi lunghi

Sabato sera ci siamo ritrovati con alcuni della squadra per festeggiare il mio compleanno.
Da un po' si è formato questo sotto-gruppo conviviale dedito ai bagordi dopo che ci è stata data in "usufrutto" una baita in montagna vicino a quella di una nostra compagna e suo marito.

Le dinamiche dei gruppi sono sempre strane, e io mi scopro ogni volta ad osservarle più da spettatore che da protagonista (Di cui lo sono forse mio malgrado).

All'interno della nostra squadra, dopo un avvio esplosivo intorno ad un nucleo di runner di ottimo livello, si stanno creando dei sottogruppi soprattutto in seguito a dinamiche mosse dalla differenza di prestazioni o impegno sportivo. 
A volte anche a causa di infortuni, alcune persone prediligono l'aspetto ludico e conviviale, magari a discapito di diete e allenamenti, creando però tensioni con chi è più ligio al sacrificio.

C'è sempre questa esigenza dell'appartenenza a qualcosa, il bisogno di riconoscersi in una entità collettiva. Vedo poche persone sfuggire a queste dinamiche... io compreso, anche se spesso la mia è un'esigenza per sfuggire alla mia natura di sociopatico e solitario.

Bella serata comunque, con vino e cibo in (forse troppa) abbondanza.

Domenica avevo in programma un "lungo" trail, ma per poco non ho di nuovo saltato l'allenamento.
Il programma era alzarsi presto, fare un giro di un paio d'ore e poi tornare a prendere Moglie e fare insieme ancora un'oretta.
La pigrizia però ci ha di nuovo sopraffatti, e mi sono lasciato tentare dalla sua proposta di rimandare al pomeriggio per goderci la mattinata di tranquillità nella nostra casetta di montagna.

Buona scelta da un lato, perché il bel tempo annunciato non c'era, e ci siamo svegliati con nebbia, freddo e nevischio.
Alla fine mi sono fatto forza e sono partito alle 4 di pomeriggio, dopo un pranzo non proprio leggero che continuava a riproporsi.
fatto comunque una buona salita di 750 metri quasi sempre correndo (Ad eccezione di alcune rampe molti ripide e piene di fango e neve) per poi tornare a casa sul fondovalle con una lunga discesa di 1200 di dislivello che ha messo a dura prova le mie giunture.

20 km abbondanti in 2h30'. 
Dire lungo è un po' un'eresia, ma è praticamente da ottobre che non raggiungo queste distanze.

Ora non devo mollare e aumentare già il prossimo week end in previsione della Maremontana da 42 km in Liguria a fine mese (A cui non mi sono ancora iscritto!!!)