mercoledì 26 febbraio 2020

Another Lap

Ieri era il mio compleanno...

L'anno scorso ho festeggiato prendendo ferie e partendo per una maratona in solitaria (sarebbe stata la mia prima su asfalto) con risultati piuttosto deludenti.
Era comunque stato un buon allenamento, nonostante gli ultimi chilometri fatti arrancando e spesso camminando.

Quest'anno ho ancora preso ferie, ma niente corsa.

Per il mio compleanno mi sono regalato un colloquio di lavoro, dopo mesi ormai di vana ricerca.
La mia situazione è complicata...
La mia ditta ha molte difficoltà, l'ambiente è pessimo e mi trovo ad arrancare giorno dopo giorno non facendo il lavoro che mi piace e circondato da persone che non sopporto.
Dall'altra parte lo stipendio non è male, e la distanza è di 2 km da casa, più una serie di libertà che mi permettono di uscire in pausa pranzo e andare a correre per un'oretta in mezzo ai boschi.

Sono in una bolla di comfort molto marcata, e appunto la pigrizia che mi assale standomene qui dentro sento che degenerando in un generale inviluppo.

Il posto di lavoro visitato ieri sarebbe un buon compromesso come distanza da casa, tra l'altro servito ottimamente anche dai mezzi pubblici, e sicuramente sarebbe una bella ventata di novità e di stimolo alla crescita.

Ho bisogno di cambiare... il passare degli anni me lo ricorda con sempre più urgenza.






lunedì 24 febbraio 2020

I Nostri Demoni

I demoni vengono a prenderti nelle ore più liete.
Quando la notte sembra ormai passata, il pericolo scampato e le difese si abbassano.

La settimana scorsa è stata seppellita la sorella di un mio amico, sopraffatta da questi demoni.
Due miei famigliari (acquisiti) tirano avanti grazie alle medicine... ma tirano avanti "cosa"?
E' quella una vita?

Io mi sono sempre ritenuto fortunato, convinto di essere forte e immune. Eppure credo non ci si debba illudere, tutti vengono toccati da lampi di sconforto e disperazione.
A volte mi toccano pensieri più neri del dovuto... pentimenti sull'aver dato a due bimbe una vita con un futuro incerto, facili prede di dolore e angosce.
A volte mi chiedo se non avrei fatto meglio a rimanere da solo, esaurire la mia vita girando per il mondo e pensando solo a me stesso.

Un mio cugino sta facendo una cosa simile, girovagando senza legami da diversi anni in oriente. Solo qualche lavoretto per sostenersi, e per il resto una vita da turista per sempre.

Durano poco queste considerazioni, ne vedo subito il limite implicito tendente all'autodistruzione. Il mio ottimismo di base (per ora) prevale sempre. 
Vedo un fine più alto nel continuare la vita, nel coltivare la vita.
Nonostante tutto.

Anche se spesso ho paura.
Proprio in quei momenti in cui il giorno esplode dopo la notte e la vita stessa ti chiama a sé.
Richiede forza accettare la sfida, e la voglia di nascondersi e rifugiarsi è irresistibile.

Forse chi corre lo capisce meglio di altri.
L'angoscia prima di una gara a tratti è molto simile: notti insonni, stomaco in subbuglio, voglia di abbandonare...

Perché affrontare tanto dolore e sofferenza?

Solo la nostra anima lo sa. 
E la soddisfazione dopo aver tagliato il traguardo, quel riverbero che ci spinge ad iscriverci alla prossima -e più difficile- gara, in fondo è solo una delle facce del mistero della vita.


venerdì 21 febbraio 2020

Personal Trainer

Stroncata ancora prima di iniziare la mia carriera nelle corse ad ostacoli (a meno di un lungo lavoro di rafforzamento delle spalle che potrebbe durare anni), mi rimane quella di personal trainer di mia moglie per quanto riguarda la corsa.

L'impresa è ardua...

Tanto è brava a lanciarsi tra gli anelli come Jane di Tarzan, tanto è lenta e poco resistente nella corsa.

L'altro giorno abbiamo fatto il "famoso" test dei 7 minuti per capire quale sia il suo VO2max e le sue andature di riferimento.
Il testi consiste nel correre al massimo delle proprie possibilità per sette minuti, annotandosi poi la distanza percorsa.
Noi abbiamo fatto 1,19 km, che è praticamente il fondoscala delle tabelle di riferimento!


In azzurro i miei riferimenti e in rosa i suoi.







Adesso abbiamo un bel punto di riferimento dal quale partire.
In realtà nel mio caso è un po' sovrastimato per quanto riguarda le lunghe distanze...

Da buon corridore amatoriale, ho una pessima performance aerobica, e quando mi avvicino a distanze sui 10 km le mi prestazioni calano rispetto alle aspettative guardando i tempi sulle tratte corte.
I tempi indicati in quella tabella credo comunque che possano essere abbordabili (Tipo una mezza maratona sotto i 4'30"

lunedì 17 febbraio 2020

Conosci i tuoi limiti, conosci te stesso...

A giudicar dai fatti, la consapevolezza dei miei limiti è molto vaga. Per non dir remota.

Le mie lacune nell'aggiornamento del blog, mi hanno fatto saltare completamente una serie di eventi: dalla primavera scorsa ormai, io e la mia sposa diletta ci siamo avvicinati ad uno sport tanto stravagante quanto affascinante, il cosiddetto OCR (Obstacle Course Race).
E' stato un bel passo per la nostra coppia, perché di fatto univa la mia passione per la corsa all'attitudine di mia moglie per gli sport di agilità, portando anche lei a capire le dinamiche legate a competizioni e allenamenti regolari.

Il mio problema è che da sempre sono debole di spalle, con  una forte tendenza alla lussazione dell'articolazione.
Una decina di anni fa ho dovuto operare la spalla sinistra, perché ormai mi si lussava per un niente.
Ecco quindi che dovrei dare per scontato che uno sport che prevede di stare appesi per lungo tempo con una sola mano, scaricando tutto il peso del corpo sulla spalla, non sia proprio fatto per me.

Qualche avvertimento lo ho avuto in questi mesi, con dolori all'articolazione, principi di lussazione sulla spalla destra, e fastidi vari. Speravo di poterci lavorare su, e magari rinforzarmi abbastanza... e invece no.

Sabato la mia palla sinistra se n'è andata per i fatti suoi, forse compromettendo l'operazione che me l'aveva sistemata.
Come mia abitudine, l'ho rimessa a posto io stesso, prima che si raffreddasse troppo e il dolore diventasse insopportabile (Cosa che NON bisognerebbe assolutamente fare!).

Il risultato è che ieri mi sono perso la mia prima gara dell'anno, un bel trail di 23 km che sarebbe stato un ottimo test e comunque un ottimo allenamento, per non parlare della bella giornata di festa con i miei compagni.

Ieri mattina il dolore era tremendo, per un attimo ho avuto un principio di svenimento mentre cercavo di lavarmi la faccia. Impossibile partecipare ad una gara.
Oggi va un po' meglio, ma il morale è veramente a terra. Dovrò sicuramente rinunciare a praticare questo sport, perdendo la possibilità di partecipare insieme a mia moglie a gare in giro per l'Italia. 
Inoltre ho paura di aver veramente compromesso l'operazione e il rafforzamento della cuffia rotatoria, tornando ad essere soggetto a lussazioni per i movimenti più stupidi.


Lo sapevo benissimo che sarei finito a questo punto, il mio corpo mi aveva avvertito a più riprese... non posso far altro che darmi del cretino e tenermi il dolore.



mercoledì 12 febbraio 2020

Gli angeli

-Michael è il re degli angeli adesso, perché lui non è tanto uomo e non è tanto donna, quindi è il re degli angeli.

Magic ha scagionato e sdoganato definitivamente Michael Jackson, che da qualche settimana è l'idolo incontrastato delle bimbe.
Non ho ancora ben capito come si sia finiti in questo vortice, ma ormai in casa nostra, in macchina, in qualsiasi luogo in cui sia presente Youtube o Spotify girano in loop le sue canzoni e i suoi video.

Addirittura è stato soppiantato Frozen 2, inaudito.

Poco male, io non ho mai ascoltato molto Michael Jackson, e devo dire che è piacevole questa sorta di retrospettiva in full immersion.
Mi piace poi che le bimbe si appassionino di musica, e innegabilmente qui si toccano i vertici della storia della musica contemporanea.



lunedì 10 febbraio 2020

Pride & Joy

per un padre, avere due figlie femmine è bellissimo, non riuscirei ad immaginarmi qualcosa di diverso.

Ormai le piccole hanno 7 e 4 anni, ed ogni giorno mi riservano sorprese e meraviglie.

Tra i molti soprannomi e nomignoli che abbiamo affibbiato loro, i due che mi piacciono di più sono MAGIC e STAR (Entrambi derivati da storpiature dei nomi).

Star è la grande, la "primadonna", cercata per tanto e accolta come qualcosa di unico e prezioso.
E' quella con il carattere più simile al mio, forse per questo spesso entriamo in conflitto. La sua tendenza ad essere un po' "diva" mi infastidisce, così come le scene di insofferenza verso la sorella.
E' comunque il mio orgoglio: bella, spigliata e intelligente. Con tante debolezze più o meno nascoste, certo, ma che rendono il contrasto con le sue qualità ancora più sfavillante.

Magic è arrivata come una specie di magia appunto.
Avevamo l'intenzione di avere un secondo figlio, ma non pensavamo potesse avvenire così facilmente. La notizia del suo arrivo è stata un fulmine a ciel sereno, e nei primi mesi ha creato un po' di tensioni e paure.
Io stesso non mi potevo capacitare di poter replicare la gioia e l'amore vissute fino a quel momento con Star, invece l'arrivo della piccola ha solo portato gioie in più.
Magic è molto diversa dalla sorella, è più "cinghialona", meno fine e aggraziata. Eppure con i suoi lunghi capelli biondi e i suoi occhioni sul viso tondo riesce ad incantare tutti.
La sua testardaggine e permalosità sono quasi più marcate di quelle (già notevoli) della mamma, ma forse anche per questo per me è impossibile serbarle più di tanto rancore ed evitare di tenerla abbracciata il più possibile.

In questi giorni ci troviamo molto in sintonia tutti e tre. Star soprattutto sembra entrata nella fase "innamoramento di papà". Vuole fare i compiti con me, mi assiste nei lavoretti di manutenzione in casa, vuole che sia io a portarla a letto per raccontarle le nostre storie degli elfi.

Credo sia un momento molto delicato, nel quale in lei si formerà una visione della figura maschile di riferimento che potrebbe portarsi dietro per tutta la vita. Quello che vorrei è riuscire a farla sentire fiera e gratificata per quello che è, per i suoi pregi e per i suoi difetti. Farla sentire amata tanto per i successi quanto per i fallimenti.







venerdì 7 febbraio 2020

February 2020 is the new January

Gennaio è stato un mese strano... lungo, lunghissimo e molto strano.

Il limbo in cui mi trovo a livello lavorativo è la principale causa, e la apatia che ne deriva contagia un po' tutto il resto.
Una brutta influenza, un po' di acciacchi e la suddetta apatia hanno smorzato qualsiasi buon proposito di inizio anno nuovo.

Con febbraio ho deciso di riprendermi!

Innanzitutto ho chiesto al mio coach di ripartire con le tabelle della corsa, e per il momento (vabbeh una settimana!) le sto rispettando.
Contemporaneamente sto cercando di allenare il resto del corpo: addominali spalle e braccia, per riuscire a partecipare a qualche gara OCR.

Il 16 febbraio avrò la prima gara dell'anno, un trail da 21 km e 700m D+ molto veloce impegnativo. Sicuramente farò peggio dell'anno scorso, così come è successo per le gare fatte più di una volta che ho disputato negli ultimi mesi autunnali.

Il 2019 era iniziato bene, avevo forse raggiunto il mio apice delle prestazioni nella corsa che ho mantenuto fino all'estate, per poi calare vistosamente.

Adesso voglio almeno riallinearmi su quelle prestazioni, cercando magari di curare i miei punti deboli come la resistenza nei grandi dislivelli e la velocità in salita.

Una cosa che non ho mai fatto è seguire ritmi di allenamento presi da tabelle in base alla propria soglia VO2 max o frequenza cardiaca massima.
Questo articolo spiega tutto molto bene:

https://www.personalrunningcoach.it/blog/tabelle-sul-ritmo-da-tenere-nelle-ripetute/


La cosa più difficile è capire in quale fascia ci si trovi, specialmente uno come me che la corsa piana non la pratica molto, quindi riferimenti su mezza e maratona (ma anche 10 km) sono difficili da avere.
L'altra sera ho fatto un allenamento (che dovrebbe essere di soglia) 3000-1000rec-2000-1000rec-1000-1000rec-500-500rec-500... 
Io dovrei aggirarmi su un VDOT 51, quindi fare i veloci intorno a 4:11 e lenti sui 5:00 al km e in effetti sono rimasto entro questi valori con una frequenza cardiaca corretta a circa 85% max di media.

In realtà ho corso leggermente più veloce, nonostante mi sembrasse di essere più lento e scarico del solito visti gli strascichi di influenza e bronchite.
Eppure VDOT51 vuol dire mezza maratona in 1h30' e maratona in 3h07'...

Obiettivi a cui ambisco, ma che al momento non credo ancora di poter raggiungere!

Forse sono troppo sbilanciato, con una buona velocità nel breve ma scarsa capacità di mantenerla, e per questo dovrei insistere di più su esercizi di resistenza piuttosto che di velocità.