giovedì 29 giugno 2017

Provenza 2017

Si, bella la Provenza, soprattutto se si riesce a visitarla non ad agosto.

In realtà la maggior parte della nostra settimana l'abbiamo trascorsa in un campeggio sul fiume Ardéche, appena oltre il confine della Provenza vera e propria, ma ancora un posto molto affascinante, ricco di colline, di gorge, di villaggetti in pietra chiara circondati da campi di lavanda in una fioritura migliore rispetto agli alti piani più a est.



Abbiamo avuto qualche difficoltà di adattamento, come sempre, ma poi le bimbe si sono innamorate del posto e della vita da campeggio.

Momento clou: la nostra festa d'estate sulla spiaggetta con danze e canti intorno al falò, pizza francese e gelato.
Ad un certo punto intorno a noi si era formato un pubblico di pacati franco-nordici (soprattutto Olandesi) che ci guardava con simpatia e tenerezza...
almeno spero.


Per la parte itinerante ci siamo fermati nel piccolo paesino di Roussillon, famoso per le cave di ocra e per i suoi panorami colorati di rosso e di giallo. 
Entrando in paese arrivando da Apt si trova un bel parcheggio per camper (12 euro notte più tutta la mattina successiva) con dei bagni pubblici piuttosto puliti. La zona è molta tranquilla e piacevole, ed il paesino dista circa 700 metri, dieci minuti a piedi.




Il giro nelle cave è divertente (5 euro), e come al solito ci siamo fatti riconoscere pitturandoci la faccia di ocra e di rosso come gli indiani.



Poco più su, inoltrandosi nella valle del Rodano e sfiorando il suggestivo borgo di Gordes, si arriva nella valle chiusa di Fontaine de Vauclause, luogo famoso per aver ospitato Petrarca e per la sua incredibile fonte che erutta direttamente un fiume verdissimo da sotto terra.

Il luogo mette pace, te ne rendi conto subito, sia per il bellissimo fiume, sia per il paesino placido e ombroso che sonnecchia sorridendo sotto gli enormi platani 

Impossibile resistere ad un bagno in quelle chiare e fresche dolci acque... anche se ho rischiato un arresto cardiaco passando dai 40 gradi esterni ai 10/15 dell'acqua.

Ma ne è valsa la pena!






E poi alla ricerca della lavanda sull'altopiano di Valensole

Suggestivo, forse un po' troppo frequentato e con la fioritura non al top.
Siamo arrivati in zona intorno alle sei di sera, con un cielo leggermente velato a occidente. La luce era troppo calda e il tempo a disposizione troppo poco per poter cercare i posti migliori.

Non sono soddisfatto delle fotografie scattate, l'ideale e passare in questa zona un paio di giorni per poter godere delle diverse sfumature della luce durante il giorno, specialmente all'alba, ma abbiamo dovuto scegliere se perdere ancora tempo tra i campi o cercare di raggiungere un buon posto per passare il nostro ultimo giorno.







Abbiamo scelto quindi di dirigerci verso il Lago di Sainte Croix, da cui partono le famose gorge del Verdon.
Non consocevo bene il posto, ma è stata una bellissima sorpresa.
Attaccato al paesino di Saine-Croix, che domina il lago sottostante, c'è una bella area camper (8 euro al giorno) con corrente e acqua potabile a pagamento,  bagni e acqua non potabile a volontà.
In pochi minuti si raggiunge il paesino dove si trova un ristorante e un bel bar con dehor a strapiombo sul lago.

Al mattino dalle otto anche i camper posso scendere sulla riva, quindi ci siamo alzati di buon'ora e abbiamo percorso gli ultimi tornanti arrivando ad una zona di parcheggi e di aree pic-nic sulla spiaggia.
Comodissimo sistemare il camper vista lago in prossimità di qualche tavolo con panche per godersi una colazione con vista fantastica.
Io la prima cosa che ho fatto è stato buttarmi in acqua, visto che la zona era ancora tutta deserta e di una tranquillità impressionante.


Questo lago, a differenza dei soliti che ho frequentato, ha un acqua e un fondo assolutamente puliti e limpidi, senza tracce di melma e di viscido come accade di solito. Sembra quasi acqua di torrente ma ferma e calda (non gelida almeno!)
In tarda mattinata la zona si è abbastanza animata, essendo domenica, ma noi abbiamo preso in affitto una piccola barchetta elettrica per attraversare il lago e visitarne una buona metà, e trovando innumerevoli posti tranquilli e appartati

Da ripetere una gita in questo posto, magari utilizzando il campeggio comunale sulla riva che sembra spartano ma accogliente.

Nel pomeriggio siamo scappati verso casa, e per fortuna le bimbe hanno dormito quasi fino a Briançon per poi accontentarsi di Peppa Pig sul cellulare permettendomi così di fare un'unica tirata fino a casa ed arrivare non troppo tardi.


La cosa più difficile di questi viaggi è proprio riuscire ad evitare la loro insofferenza!