venerdì 18 novembre 2016

Ritorno dall'Esilio

Oggi interrompo l'assenza da questo blog, e in generale da tutto il mondo dei blog, durata esattamente un mese (Il post del 3 novembre era rimasto dimenticato nelle bozze!), e dovuta un po' alla mancanza di internet e un po' ad una trasferta di una settimana in Cina dove Facebook e Google sono banditi in quanto massima espressione del Male.

E quasi quasi io darei loro ragione.

Tra l'altro vogliamo mettere quanto siano avanti i nostri simpatici amici dagli occhi a mandorla con il "loro" WeChat?
Programma completo, versatile e leggero che ti permette di fare qualsiasi cosa, dal cazzeggio social ai pagamenti nei negozi, check-in, iscrizioni varie e chi più ne ha più ne metta.

In ogni caso, piano piano si ritorna alla routine.

Ieri ho ripreso a correre dopo 11 giorni di stop. Due domeniche fa c'è stato l'evento dell'anno, il trail organizzato dal mio team.
Banfavo di tempi vicini alle 2h30', immaginando grandi prestazioni e una gara da ricordare, invece è stato un fallimento, così come l'anno scorso.
Venivo da un settimana di non perfetta forma fisica vero, con raffreddore e mal di gola latente, ma l'errore più grande credo sia stato l'allenamento del mercoledì, troppo intenso per me.
Il giorno della gara mi sentivo ancora le gambe stanche, e infatti appena attaccata la salita ho sentito che non c'era forza, ed è cominciata una sofferenza incredibile che mi ha perseguitato per oltre metà gara, fino al culminare di crampi allo stomaco e conati di vomito.

Ho pensato seriamente al ritiro, cosa mai successa, ma poi mi sono fatto forza, riposta un po' di più ad un ristoro e piano piano ho incominciato ad ingranare un minimo, affrontando poi la discesa finale ad un ritmo abbastanza buono.

Alla fine 3h02'. 
Neanche la soddisfazione di scendere sotto le tre ore. Fanculo.

Il giorno dopo partenza per Shanghai, quindi stop forzato. Ma in ogni caso non avrei corso, troppo scoraggiato e demotivato.
Anche incazzato con il mio coach, perché mi ha lasciato allo stato brado lasciando che mi cuocessi le gambe. Se mi viene detto "ne facciamo 12, minimo 10 se lente", io cerco di farle perché penso sia un buono lavoro per la gara se ce lo fai fare. Se avessi ascoltato il mio istinto, corricchiando senza pretese, forse la gara sarebbe andata in un altro modo.

Comunque adesso la voglia mi sta tornando, anche se voglio staccarmi sempre di più dall'asfalto e dall'allenamento in velocità, ma concentrarmi su salita e distanza.


Per il resto?
Momento un po' particolare a casa, con Moglie alle perse con una dieta ricostituente e anti-intolleranze, sempre in lotta con la sua tiroide e con una bimba piccola che dopo 13 mesi di allattamento la sta un po' sfiancando.
Bimba Piccola che tra l'altro ha passato una notte agitata con febbre oltre 39.
Questo ha aumento il livello di stress della mamma, già in crisi a causa della dieta e dei disturbi fisici.
Mi piacerebbe riuscire a iniziare con lei un'attività fisica più intensa e costante (lei che è praticamente inattiva da sempre), non proprio la corsa magari, ma piuttosto un Nordic/Fit Walking più approfondito e strutturato, nel quale io potrei caricarmi una bimba sullo zaino riducendo così il problema della loro gestione.

Credo che la mancanza di uno sport nella sua vita pregiudichi molto la sua instabilità fisica, sarebbe bello riuscire a percorrere con successo questa strada.


Inoltre questo week-end si apre la mia mostra fotografica dedicata ad un sito megalitico celtico della mia zona, imbastita in collaborazione con un'archeologa molto brava.
Dovrebbe solo la prima puntata di un lungo lavoro di riscoperta dei culti precristiani della nostra zona, e di come la religione Cattolica li abbia sistematicamente cancellati e soppiantati.
Vedremo come andrà.

2 commenti:

Cristina ha detto...

Io non ho ancora mai fatto trail, ma sono il mio obiettivo per il 2017! Penso anche io che un allenamento duro il mercoledì prima di una gara sia un po' eccessivo, a livello muscolare, e girano le scatole quando arrivi a una gara agognata e per una stupidaggine la fai male.
Il proposito di far fare nordic walking alla moglie mi sembra ottimo, ma io sono di parte e sono convinta che lo sport sia il toccasana per una marea di cose!

spiritodeimonti ha detto...

Dopo la maratona direi che sei pronti per buttarti in questo mondo allora ;)

Anch'io sono convinto che lo sport è fondamentale per tutto, corpo e mente.
Spero di far capire per bene questa cosa, e soprattutto farla applicare!