giovedì 31 agosto 2017

Martin,ti ho sempre odiato e adesso ancor di più

In questo blog sgangherato poteva forse mancare una parte sulle serie TV? 
Che non siamo forse tutti grandi recensori?

E qual è la serie TV top del momento? 
Game Of Thrones appunto, conclusa da pochi giorni e di cui ho visto la tanto attesa (e temuta) ultima puntata da poco.

Per me non è una serie qualunque, A Song Of Ice and Fire è la costante che ha caratterizzato i miei ultimi quindici anni (circa) di vita, da quel lontano 2002 nel quale grazie a mio padre (mio principale mentore e fonte di ispirazione, nella sua libreria ho scoperto i miei miti: Il Signore degli Anelli, Shannara, Dune, Asimov per citare solo i più influenti sulla mia adolescenza) che nella sua ingordigia letteraria da spiaggia aveva trovato i primi due libri della versione italiana, cioé il primo libro della serie originale.

Fu amore immediato per me, e come tutti gli amori furono anche dolori immediati, tra cui la flemma produttiva del Vecchio Ciccione e il ricatto economico di quei ladri della Mondadori, che spezzavano ogni libro in due o tre parti, prolungando la mia agonia e salassando i miei pochi averi.

Fu amore comunque, poco condiviso da amici o conoscenti, tanto che spesso pensavo di essere il solo ad apprezzare la serie.
Ben presto le atmosfere di Westeros scalzarono quelle di Tolkien nelle mie serate (nottate soprattutto) di giochi di ruolo on-line, con la nascita di personaggi come Il Monco, di ranger con compagno animale un lupo bianco, molta meno magia e più trame politiche e "realistiche".

Poi, finalmente, la serie TV.
Fantastica, primo episodio perfetto, prime serie eccezionali, perfettamente all'altezza dei libri...vabbeh, qualche attore non l'ho trovato subito azzeccato, tipo Cersei e Daenarys, troppo poco bionde naturali e la seconda troppo tozzetta, ma si tratta di dettagli.

Poi, le incrinature...

Prima nella saga letteraria, che comincia a perdersi nelle sottotrame, che si dilunga eccessivamente (soprattutto visto l'enorme intervallo di tempo tra un libro e l'altro) e perde un po' di senso generale.
Poi il tanto temuto punto critico: il sorpasso della serie TV sui libri.




E qui le cose cambiano, già un po' nella sesta serie, ma soprattutto nella settima.
Basta trame machiavelliche, basta personaggi "grigi", mai buoni e mai cattivi.
Tutto avviene velocemente seguendo le aspettative da "tutti felici e contenti" di un pubblico che vuole solo essere coccolato e rasserenato.
Gli eroi diventano senza macchia e senza paura, i cattivi vengono sconfitti, il nemico sono solo i Non-morti che verranno spazzati via dagli scintillanti eserciti umani tutti affiatati e amici.

Sesso? Ma no!
Qualche vedo/non vedo, magari sfuocato dietro la luce di romantiche candele.
Tutti pucci-pucci e occhioni dolci, non vorremmo mica scandalizzare le famigliole strette sul divano, no?




Per carità, ci hanno per ora risparmiato la Perfida Cersei, ultimo rimasuglio di quello spirito di Martin che ha caratterizzato gli esordi, anche se quando l'ho vista arrivare e offrire tutto il suo aiuto nella guerra agli Estranei ho rischiato di vomitare la cena.
Però guai a uccidere gli amati fratellini, lasciamoli pure andare via, soprattutto Jaime nonostante il dichiarato tradimento!

Però hanno fatto morire un drago! mi potrebbero ribattere.

E certo, ma tanto ne servivano due, il secondo da dare a Jon/Aegon e così la coppietta potrà lanciarsi nello scontro finale contro il Night King.


Che spreco.










3 commenti:

Francesco ha detto...

Non sopporto le saghe Fantasy. Poi tolkien piaceva alla destra

spiritodeimonti ha detto...

ahah... vero!
Ma quando l'ho scoperto neanche sapevo cos'era la destra e la sinistra (non che adesso mi sia più chiaro neh!)

Francesco ha detto...

ah pure questo non fa una piega