martedì 24 novembre 2015

C'è chi parte e c'è chi resta

Beh insomma, c'è che ad un mese dall'arrivo della piccola, il nostro vecchio Mr.P ci ha lasciati all'improvviso.

Aveva compiuto da poco quindici anni, ma nulla lasciava presagire quello che è accaduto. 
Il venerdì stava più che bene, allegro e morto di fame come sempre durante una cena con amici, poi la notte ha vomitato (da come ho potuto vedere solo la pappa che gli ho preparato io), e il giorno dopo era piuttosto mogio.
Alla sera quando sono tornato a casa non si alzava più, e poco dopo è spirato pacificamente, come se si addormentasse.

Già mentre cerco di riordinare i ricordi, mi saltano alla mente pensieri colpevoli, su come avrei potuto fare di più, su cosa sarebbe successo se fossi corso subito dal veterinario eccetera...
Non lo so, dubito che sarebbe cambiato qualcosa, forse al meglio l'avrebbero manipolato e tagliuzzato seguendo le più moderne arti veterinarie... per poi rimandare solo l'inevitabile.
Invece se n'è andato serenamente, nello stesso e identico luogo in cui è arrivato quindici anni fa, quasi come se volesse togliere il disturbo, non creando fastidi neanche al momento della morte.

Questa cosa del fastidio mi torna continuamente in mente. 
Lui era il cane tranquillo e meno fastidioso dell'intera zona. Non abbaiava praticamente mai, si faceva la sua vita, aveva poche esigenze.
E' stato un collante fondamentale nella nostra famiglia, prima per il suo formarsi, poi per il suo mantenersi unita fino all'arrivo delle due bimbe.
Proprio in questo momento cruciale, con la fatica delle nostre cose quotidiane e le sue esigenze di vecchietto, per noi stava sempre di più diventando un peso, un fastidio.

I peli, la puzza, la fatica di portarlo fuori dopo una giornata pesante, le pisciate davanti a casa dove le bimbe giocano, i soldi spesi per mantenimento e cure mediche...

Ovvio, il peso era niente se confrontato con l'amore che riceveva e ci ricambiava, e il vuoto lasciato è immenso. Ma a volte mi sembra proprio che la sua sia stata una scelta ponderata...

Il mio compito è finito, per non disturbare oltre me ne vado.


Alla fine l'ultimo viaggio l'abbiamo fatto io e lui, non poteva essere altrimenti.
Lui mi aveva scelto, il più cocciuto della cucciolata che si era subito attaccato a me come se la decisione di andarcene insieme fosse stata scritta ben prima del mio arrivo.
E così siamo saliti sulla montagna, nel nostro rifugio, perché è lì che ormai risiedono le nostre anime... o almeno l'essenza più profonda di esse.





Che poi il posto non è niente male, sopratutto d'autunno.

Mi raccomando, tienimelo al caldo amico mio 





Nessun commento: