martedì 29 marzo 2016

Non c'è che dire: è stato un bel ponte di Pasqua, tra sport, casa, famiglia e amici.

Forse per questo trovo insopportabile questo rientro alla vita di tutti i giorni???

Le mie vacanze sono iniziate venerdì, con una bella giornata passata a casa per fare qualche lavoretto. 
Quest'anno mi sono ripromesso di abbellire un po' meglio l'esterno di casa nostra, soprattutto con piante e fiori. Un primo passo è stato il mio progetto del "Saccogiardino", ovvero un sacco di juta riempito di terriccio e forato sulla sua superficie laterale per poter inserire piante di vario genere.
Ero indeciso se puntare sul lato estetico, fiori quindi, oppure su quello pratico. Alla fine mi sono orientato sul pratico, con piantine di fragoline di bosco sui lati e aromi nella parte superiore (salvia, rosmarino e timo).
Dopo tre giorni le mie tenere fragoline avevano messo già dei bei fiorellini, riempiendomi di grande soddisfazione.

Sabato è stato tempo di sport, con un bel giro di prova del trail organizzato nel nostro comune.
Bella giornata, bellissimo gruppo di persone... peccato per la mia performance veramente penosa.
Ero decisamente il più lento (in salita, in discesa riprendevo tutti), e intorno al decimi chilometro dei sedici totali ero completamente spompo.
Percorsi simili (16 km per 900 metri di dislivello) li ho fatti al mio meglio intorno ai 7:40 al km, invece qui siamo a 8:30.
Mi dico che ci sta, non ho lunghe distanze nelle gambe, soprattutto sono a digiuno di salita da molto, però un certo scoraggiamento si è insinuato nella mia testa, soprattutto mi rendo conto di patire un po' troppo il confronto con gli altri.
Per carità frequento gente troppo impallinata per la corsa, fanatici da un centinaio di km a settimana che quasi tengono i tempi dei professionisti, però vedere che nell'ultimo anno le cose per me non sono in fondo radicalmente cambiate, mentre persone che lasciavo decisamente indietro adesso sono diventate irraggiungibili, invece che stimolarmi a proseguire mi fa venire voglia di impegnare il mio tempo in altro.
Soprattutto oggi non ho voglia di confronto, non ho voglia di correre con altri e avere sempre l'ansia di dover stare al loro passo.

Il resto delle vacanze lo abbiamo trascorso nella nostra casa di montagna, dove ho potuto rilassarmi tagliando legno e pulendo il bosco, e poi passando una bella pasquetta con due coppie di amici con figli facendo una bella camminata e un pic-nic nei prati, ritrovando in parte l'armonia del nostro gruppo storico di amici, che negli ultimi anni si era un po' disperso.

Di nuovo stare più giorni in montagna mi ha fatto capire quanto preferisca quel tipo di vita rispetto quella "di pianura".
La cosa che più vorrei adesso è tornare su, tagliare, pulire, ordinare...
Io che sono l'emblema del disordine, della disorganizzazione, della non concretezza, trovo una pace interiore e uno stimolo ad agire enorme nel curare la terra, un bosco o un giardino. Vedere legna accatastata ordinatamente, prati verdi e uniformi, muretti solidi e lineari, boschetti puliti e armoniosi, mi infonde un senso di pace e di appagamento incredibili.

Sarà una giornata lunga oggi.





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