martedì 12 aprile 2016

Per i runners torinesi questo è stato un week-end dedicato alle competizioni: da Bardonecchia a Torino si trovava in pratica una gara podistica ogni 10 km. E 10 km era appunto la distanza protagonista, soprattutto con la Tuttadritta del capoluogo, dove erano presenti circa il cinquanta per cento dei miei conoscenti corridori.

Io invece niente, giorni dedicati solo alla famiglia, soprattutto domenica con la gita al castello di Buronzo con mio fratello e i suoi bimbi (coetanei dei miei, ma maschi).
E' stata una bella sorpresa, il paesino è stato valorizzato molto, e i bambini più grandi si sono divertiti un mondo tra cantastorie, rappresentazioni in costume e soprattutto il percorso multimediale nelle sale del castello.

Mi rendo conto che sono queste le cose che segnano nel modo più positivo l'infanzia di un bambino: le giornate in famiglia, le gite fuori porta e lo scoprire posti nuovi e stimolanti.
Io stesso, quando ripenso alle cose belle di quand'ero bambino, rivedo innanzitutto questi momenti, e forse i migliori sono proprio durante le piccole gite domenicali, più inaspettate e senza tante pretese a priori e quindi se possibile ancora più intense.

Che poi il Piemonte è veramente una regione ricca di opportunità e luoghi meravigliosi da visitare, e in quasi quarant'anni ne ho visto forse troppo pochi.
Solo grazie al servizio militare ho conosciuto abbastanza bene Cuneo e Alessandria, poi Asti e Alba con le loro fiere gastronomiche non me le sono perse. Il nord-est invece l'ho sempre trascurato, non ho mai visto Vercelli e Domodossola, e sfiorato appena Novara, Biella e Verbania.

Una cosa che sono anni che mi riprometto, è un tour fotografico nelle risaie del Vercellese, giocando con i riflessi dell'acqua e inseguendo i numerosi uccelli che vivono nei campi.
Il periodo buono comincia adesso... riuscirò questa volta?


Insomma, corsa molto poca.
Due o tre giorni di pausa mi servivano. Mercoledì scorso ho fatto un duro allenamento con il mio team di corsa: ripetute 15x400... in teoria, io ne ho fatte solo 11 mantenendo comunque un ottimo ritmo (migliore a 1'19" quindi a ritmi sotto i 3'30" al km).
Il venerdì dopo poi ho risentito delle conseguenze dello sforzo, faticando come una bestia per fare un giretto in solitaria in pausa pranzo.

Proverò oggi a ripetere, sperando in ritorno di forma.

Le Cascadia comunque le ho testate, con dei giri senza pretese su sentieri e mulattiere per qualche chilometro. L'impressione è stata ottima, molto stabili, anche lateralmente, una presta salda e precisa, una generale sensazione di sicurezza nell'appoggio.
Poi soprattutto non le ho sentite piccole, che era la mia paura più grande.
Adesso però devo riuscire a provarle sulla distanza, almeno un'ora di corsa intensa...

A trovarlo il tempo!!!







2 commenti:

Patalice ha detto...

...anche a Brescia è iniziato prepotentemente il periodo delle corse, competitive e non...
io, a trent'anni suonati, ho deciso di iniziare ad imparare a correre... si, imparare, perché per quanto sport io faccia, non sono mai stata capace di correre, la fase di volo mi mozza il respiro, e sto imparando con un trainer...
per settembre vorrei fare una 10 km sotto l'ora... ho iniziato da tre settimane e spero di riuscirci

spiritodeimonti ha detto...

Ottima scelta quella di iniziare al meglio e con un insegnante, almeno parti subito "col piede giusto" non perdendo tempo in allenamenti improvvisati e poco produttivi.
Il limite dell'ora è assolutamente realistico anche se impegnativo, buona corsa ;)