lunedì 10 febbraio 2020

Pride & Joy

per un padre, avere due figlie femmine è bellissimo, non riuscirei ad immaginarmi qualcosa di diverso.

Ormai le piccole hanno 7 e 4 anni, ed ogni giorno mi riservano sorprese e meraviglie.

Tra i molti soprannomi e nomignoli che abbiamo affibbiato loro, i due che mi piacciono di più sono MAGIC e STAR (Entrambi derivati da storpiature dei nomi).

Star è la grande, la "primadonna", cercata per tanto e accolta come qualcosa di unico e prezioso.
E' quella con il carattere più simile al mio, forse per questo spesso entriamo in conflitto. La sua tendenza ad essere un po' "diva" mi infastidisce, così come le scene di insofferenza verso la sorella.
E' comunque il mio orgoglio: bella, spigliata e intelligente. Con tante debolezze più o meno nascoste, certo, ma che rendono il contrasto con le sue qualità ancora più sfavillante.

Magic è arrivata come una specie di magia appunto.
Avevamo l'intenzione di avere un secondo figlio, ma non pensavamo potesse avvenire così facilmente. La notizia del suo arrivo è stata un fulmine a ciel sereno, e nei primi mesi ha creato un po' di tensioni e paure.
Io stesso non mi potevo capacitare di poter replicare la gioia e l'amore vissute fino a quel momento con Star, invece l'arrivo della piccola ha solo portato gioie in più.
Magic è molto diversa dalla sorella, è più "cinghialona", meno fine e aggraziata. Eppure con i suoi lunghi capelli biondi e i suoi occhioni sul viso tondo riesce ad incantare tutti.
La sua testardaggine e permalosità sono quasi più marcate di quelle (già notevoli) della mamma, ma forse anche per questo per me è impossibile serbarle più di tanto rancore ed evitare di tenerla abbracciata il più possibile.

In questi giorni ci troviamo molto in sintonia tutti e tre. Star soprattutto sembra entrata nella fase "innamoramento di papà". Vuole fare i compiti con me, mi assiste nei lavoretti di manutenzione in casa, vuole che sia io a portarla a letto per raccontarle le nostre storie degli elfi.

Credo sia un momento molto delicato, nel quale in lei si formerà una visione della figura maschile di riferimento che potrebbe portarsi dietro per tutta la vita. Quello che vorrei è riuscire a farla sentire fiera e gratificata per quello che è, per i suoi pregi e per i suoi difetti. Farla sentire amata tanto per i successi quanto per i fallimenti.







Nessun commento: