martedì 21 marzo 2017

Festa del papà, primavera e lunghi accorciati

Il tempo fugge, troppo veloce.
Cerco di ingabbiarlo in agende, calendarizzazioni, tabelle di allenamento e cose-da-fare, eppure alla minima distrazione le settimane volano via e io neanche me ne accorgo.

Sabato e domenica ho voluto fermarmi - visto che ero anche reduce da una trasferta frettolosa e massacrante di due giorni - e concentrarmi sulle gioie della casa e della famiglia, rinunciando a impegni esterni, sopportando le incazzature di qualcuno che mi voleva a far altro.
Ma era la festa del papà no? E noi ci siamo goduti due giorni con i risvegli nel lettone, colazione tutti insieme, cena con amici e cuginetti e pranzi con nonni in montagna.

Già, finalmente in montagna, anche se solo una giornata. Ho avuto almeno l'occasione di arieggiare casa, tagliare l'erba e riordinare l'esterno, farmi addirittura un'oretta di pulizia della mulattiera comunale.
Le bimbe hanno raccolto le uova dallo Zio (uouotottoté! è l'urlo di guerra della piccola entusiasta delle avventure nel pollaio) e noi siamo stati fino al tramonto a pulire i girasole appena raccolti sul terrazzo. 
Alla sera ovviamente la cena è stata uova in padella con girasoli bolliti più qualche polpetta vegetariana recuperata dal freezer.

Lunedì ovviamente ho pagato gli effetti, con una classica giornata depressa e demotivata...

Voglio stare nei boschi, voglio stare in montagna, non posso continuare a stare chiuso davanti ad un PC.
O comunque una via di mezzo!

Adesso ho deciso, i 40 anni devono essere la svolta, e venerdì vado a iscrivermi alla Coldiretti e comincio a fare qualcosa.
Montagna e fotografia, sarebbe bello realizzare questi due obiettivi, e proprio le due cose mi portano ad un collegamento interessante per un progetto fotografico che potrebbe avere degli sbocchi.

Ed intanto in questo caos mangia-tempo dovevo far rientrare un lungo di 50 km... ovviamente impossibile.
Ieri sera ho tentato di farlo, con l'idea di correre circa 5 ore appena uscito dal lavoro.
Alla fine mi sono arreso a 3 ore e 22 km di strada... sconfitto dalla paura di andarmene da solo per la montagna di notte.

Paura di che?

Boh, dei cani soprattutto.
Dei lupi forse (Domenica una pecora è stata sbranata poco distante da dove sono passato io, e sapere che non si sognano di avvicinarsi agli uomini è consolante solo in teoria).
Della poca autonomia della frontale anche.
Fattostà che alla fine me ne sono sceso a valle accontentandomi del poco fatto.

Ormai il mio prossimo lungo sarà direttamente la Maremontana, e vada come vada.
Tanto è Primavera.











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