lunedì 13 marzo 2017

Gare sociali e risvegli speciali

Bel week-end, quasi primaverile a tratti.
Sabato, per la prima volta dall'arrivo delle bimbe, io e Moglie siamo tornati a sciare.
Pensavo di essere arrugginito, di non saper più stare in piedi sugli sci, ma dopo poche curve mi sentivo completamente a mio agio, buttandomi giù per le piste senza freni.
Peccato per la neve non ottimale: prima troppo dura e irregolare, poi molle a causa del caldo veramente eccessivo (ma piacevole nei momenti di pausa).

L'unica controindicazione è stata lo sforzo sulle gambe, non più abituate a questi esercizi e alla fine piuttosto provate.
L'effetto l'ho sentito domenica, nella garetta sociale di 7,5 km su sentiero e prato, quasi un cross direi.
Alla partenza mi sono sentito subito debole e stanco, con le gambe che non riuscivano a spingere e farmi prendere velocità. Dopo un paio di chilometri ho ingranato, ma ormai avevo perso quello slancio iniziale in grado di farmi guadagnare un buon minutino.

Non ho concluso male: 33'11" con media di 4'29". Guardando la classifica dell'anno scorso, sarei stato davanti alla prima donna e ai livelli dei top della mia squadra. Addirittura ho migliorato il mio tempo di 9 minuti (anche se arrivavo da uno stop di due mesi)... 
però sono certo che era nelle mie possibilità fare qualcosa in più, soprattutto vedendo persone che normalmente non mi stanno dietro negli allenamenti arrivare prima di me.
Certo lo so, mi sto allenando con obiettivi ben diversi da questi sprint veloci, e ho nella gambe un bel po' di carico, però mi sarebbe piaciuto sentirle spingere al massimo e avere quegli slanci nella partenza e nei cambi di ritmo che ti fanno apprezzare al cento per cento il percorso, non sentirsi due blocchi di cemento ai piedi e arrancare con sofferenza costante dal primo all'ultimo minuto.


La domenica è proseguita lenta e trascinata come la mia partenza la mattina, ma meno sofferente e decisamente più godereccia.
Il tempo non era bello e caldo come sabato, ma ce ne siamo stati quasi tutto il pomeriggio all'aperto, prima a fare la tenda degli indiani dai nonni e poi a spasso per il paese facendo addormentare la più piccola.
In questo periodo le notti vanno un po' meglio, i risvegli ci sono sempre ma forse più sporadici e con riaddormentamenti più semplici.
Spesso la cosa più fastidiosa è il mattino (come oggi) con entrambe le bimbe noiose e capricciose che si svegliano urlando e piangendo.
La grande è particolarmente antipatica e ostile, con me soprattutto, e mi dispiace dover andare al lavoro senza un attimo di serenità e coccole con lei.
La piccola, non riaddormentandosi più, dopo qualche minuto di paura si calma e comincia a diventare allegra e simpatica come sempre, rendendo più piacevole il momento della colazione e della partenza.

I bimbi intorno all'anno, anno e mezzo sono nel momento migliore, buffi e divertenti ma non abbastanza "maturi" da innescare scontri e prove di forza con i genitori.
Certo, dopo le cose belle sono altre, però questo momento d'oro passa davvero troppo in fretta, e il pensiero di non poterlo più ripetere comincia a far crescere strani tarli nella testa!


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